Guerra dei Dazi

Guerra commerciale tra Usa e Cina: a Pechino si teme la disoccupazione di massa

La guerra dei dazi fra Cina e Usa sta già causando la perdita di migliaia di posti di lavoro nel paese asiatico, seconda economia mondiale

Il mercato del lavoro cinese gravemente colpito dalla guerra commerciale sarà supervisionato da una speciale task force per evitare una massiccia disoccupazione di massa. La crescente preoccupazione della Cina per la disoccupazione a causa della continua escalation della guerra commerciale con gli Stati Uniti anche sulla scia di recenti licenziamenti da parte di colossi come Sony Mobile, Cisco Systems e Oracle, ha portato Pechino monitorare costantemente la situazione occupazionale del paese.

Il consiglio direttivo del gruppo di lavoro sull’occupazione del Consiglio di Stato coordinerà questo monitoraggio sull’emergenza occupazione che si è creata in Cina, secondo quanto dichiarato dal Consiglio di Stato cinese nella giornata di mercoledì. Il gruppo consiliare sarà guidato dal vice-premier Hu Chunhua e includerà membri di oltre 20 ministeri e agenzie governative, tra cui il ministero del lavoro, il ministero delle finanze, la banca centrale e il ministero degli affari dei veterani.

Oracle e Sony hanno già tagliato centinaia di posti di lavoro

Una mossa che arriva nel pieno stress del mercato del lavoro che sta colpendo la seconda economia mondiale, poiché i produttori orientati all’esportazione e le imprese tecnologiche stanno tagliando posti di lavoro a causa della perdita delle commesse. Sony Mobile ha chiuso la fabbrica di smartphone di Pechino a fine marzo, licenziando centinaia di lavoratori, e all’inizio di questo mese il colosso della tecnologia Oracle ha licenziato circa 900 ricercatori nel suo ufficio in Cina e ha comunicato che avrebbe anche chiuso tutti i suoi cinque centri di ricerca e sviluppo .

Il produttore statunitense di apparecchiature di rete Cisco Systems ha anche annunciato la scorsa settimana che taglierà il suo personale di produzione in Cina per un numero imprecisato di risorse. Gli indicatori ufficiali di disoccupazione di Pechino dipingono una situazione occupazionale relativamente stabile, con il tasso di disoccupazione urbana che scende al 5% alla fine di aprile dal 5,2% alla fine di marzo, secondo l’Ufficio nazionale di statistica.

Tuttavia, gli annunci di Oracle e Cisco hanno tenuto banco nelle ultime settimane, mentre gli scontri commerciali e tecnologici tra Stati Uniti e Cina si intensificano ogni giorno di più. Pechino sta osservando da vicino la situazione perché un forte aumento della disoccupazione potrebbe non solo infliggere un duro colpo all’economia, ma anche mettere in crisi la stabilità sociale della Cina e minare la leadership del Partito comunista.

Il premier Li Keqiang ha detto la scorsa settimana che la Cina non deve permettersi “una disoccupazione di massa”. In particolare, Li ha detto che la Cina deve assicurarsi di fornire posti di lavoro a 8,34 milioni di studenti universitari già quest’anno e di occuparsi anche delle centinaia di milioni di lavoratori migranti.

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