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Incendi in Australia, le autorità locali lanciano l'allerta

Incendi in Australia, il fumo ha raggiunto zone dell’atmosfera mai raggiunte prima d’ora

I danni degli incendi in Australia potrebbero riverberarsi sul clima e sulla salute del pianeta negli anni a venire

Gli incendi che hanno devastato l’Australia pochi mesi fa sono stati talmente gravi che il fumo degli incendi ha raggiunto nuove vette nell’atmosfera. Una serie particolarmente intensa di incendi boschivi nell’Australia sud-orientale dal 29 dicembre al 4 gennaio ha stimolato la formazione di enormi pirocumononbus, o pirocarburi. Quei temporali alimentati dal fuoco hanno lanciato tra le 300.000 e le 900.000 tonnellate di fumo nella stratosfera, più di qualsiasi altro evento incendiario avvenuto in passato.

Un pennacchio di fumo particolarmente grande e di lunga durata è salito a un’altitudine record mentre ruotava e si avvolgeva in venti rotanti. Quei venti non sono mai stati osservati intorno a pennacchi simili, come hanno dichiarato dei ricercatori sulla rivista Geophysical Research Letters.

Questa vasta coltre di fumo, che non si è ancora completamente dissipata, ha attraversato circa 1.000 chilometri, all’incirca la larghezza di una regione grande come la Sicilia. Ciò lo ha reso uno dei più grandi, se non il più grande incendio che i satelliti hanno mai registrato nella stratosfera, come ha ammesso anche la scienziata Jessica Smith dell’Università di Harvard. “Qualsiasi perturbazione della stratosfera ha implicazioni per l’ozono stratosferico”, che protegge la Terra dalle dannose radiazioni ultraviolette del sole.

Quali danni potrebbero aver causato

Resta da capire se una grande massa di fumo pirocarburante come questo potrebbe lasciare una cicatrice chimica sulla stratosfera. Ma osservare il comportamento del pennacchio può dare un’idea di cosa potrebbe accadere se molto più fumo – ad esempio quello prodotto da una guerra nucleare – fosse pompato nell’atmosfera.

Mike Fromm, meteorologo presso il Naval Research Laboratory degli Stati Uniti, ha monitorato l’insolito pennacchio di fumo con satelliti e palloni meteorologici. Una delle cose più sorprendenti del pennacchio. In meno di due mesi ha raggiunto la bassa stratosfera, a circa 15 chilometri dalla Terra, a oltre 31 chilometri di altezza.

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