Petrolio

Petrolio, alle stelle i prezzi dopo l'attacco in Arabia Saudita

Petrolio, prezzi alle stelle dopo l’attentato in Arabia Saudita: rischio rincari per la benzina

Gli analisti ritengono che l’impatto dei rincari del petrolio sarà minimo sull’economia americana. Intanto Trump punta il dito contro l’Iran

Il prezzo del petrolio è schizzato alle stelle dopo un attacco nel fine settimana che ha devastato la produzione di petrolio dell’Arabia Saudita, ma se l’interruzione delle forniture globali avrà vita breve, l’impatto sull’economia degli Stati Uniti sarà probabilmente modesto.

I prezzi sono aumentati di lunedì di oltre il 14%, il loro più grande balzo in un solo giorno da molti anni a questa parte, ma si sono contratti nel corso della seduta di martedì, invertendo parte del trend rialzista. Il petrolio statunitense è sceso di quasi il 5% a $ 59,96 al barile, mentre Brent, il punto di riferimento internazionale, è sceso del 5,3% a $ 65,34. Gli analisti hanno avvertito che i prezzi delle pompe potrebbero aumentare fino a 25 centesimi nelle prossime settimane, ma tutto dipende da quanto sarà rapida in Arabia Saudita il ritorno alla normale produzione.

L’inversione dei prezzi di martedì è avvenuta quando il ministro dell’energia dell’Arabia Saudita ha riferito che il 50% della produzione tagliata a causa dell’attentato era stata ripristinata. Il principe Abdulaziz bin Salman ha dichiarato che la produzione completa riprenderà entro la fine del mese. Ancor prima dell’inversione dei prezzi di martedì, gli economisti hanno minimizzato la prospettiva che il rialzo dei prezzi potrebbe far vacillare l’economia. Dopotutto, l’ondata di lunedì ha riportato i prezzi solo dove erano stati a maggio.

Le ipotesi degli analisti

L’attacco ha messo offline circa il 5% della fornitura mondiale di greggio. I prezzi del petrolio hanno registrato una tendenza tendenzialmente più bassa dalla primavera a causa delle preoccupazioni per la domanda debole dovuta del rallentamento della crescita economica.

Gli analisti affermano che i prezzi del petrolio non hanno tenuto pienamente conto del rischio rappresentato dalla tensione in Medio Oriente, ma lo faranno adesso. I ribelli Houthi appoggiati dall’Iran nello Yemen hanno rivendicato il credito per lo sciopero delle strutture petrolifere saudite, ma l’amministrazione Trump ha puntato il dito contro l’Iran. L’attacco ha messo in luce la vulnerabilità delle infrastrutture petrolifera dell’Arabia Saudita.

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