Certamente l’avvento di internet è stato una manna dal cielo per i più, e la sua diffusione in larghissima scala è avvenuta soprattutto grazie agli smartphone. Quasi tutti, oramai, hanno un telefono adibito alla navigazione sul web, e le molteplici applicazioni, sia fra quelle preinstallate che fra quelle scaricabili dallo store, permettono di eseguire numerose funzioni utilissime sia nei contesti lavorativi che in quelli più ludici o della vita di tutti i giorni. Tuttavia si sa che i malintenzionati percorrono qualsiasi strada, se essa permette loro di perseguire degli obiettivi criminosi. E così, proprio di recente, abbiamo avuto modo di vedere come Google, sullo store per i dispositivi Android, abbia dichiarato una vera e propria guerra.
L’ultima notizia riguarda le molteplici applicazioni moleste, che tendono a bombardare il telefono, talvolta anche quando non attive, con banner e inserti pubblicitari molesti. Google, che come detto recentemente è già stata sollecitata più di una volta a riguardo, ha così deciso di darci un taglio… letteralmente. E, così facendo, la compagnia californiana ha bannato qualcosa come 600 applicazioni basandosi sulla tecnica dell’apprendimento automatico. Si tratta di una mossa non da poco conto, specialmente se consideriamo che queste app, secondo le stime, messe insieme risultavano essere state installate oltre 4 miliardi di volte.
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