Alla fine del 2018, alcuni hacker che lavorano per le agenzie di intelligence occidentali hanno fatto irruzione nel motore di ricerca russo Yandex utilizzando un raro tipo di malware nel tentativo di spiare gli account degli utenti, secondo quanto dichiarato a Reuters da quattro persone a conoscenza della questione.
Il malware, chiamato Regin, è noto per essere utilizzato dal gruppo di condivisione di informazioni riservate “Five Eyes” composto da Stati Uniti, Gran Bretagna, Australia, Nuova Zelanda e Canada, sempre secondo le fonti. Le agenzie di intelligence di questi paesi hanno rifiutato di commentare.
Gli attacchi telematici occidentali contro la Russia sono raramente riconosciuti o discussi in pubblico. Alcune fonti dirette situate in Russia e in altri Paesi, tre delle quali erano direttamente a conoscenza dell’accaduto, affermano che non è stato possibile determinare quale dei cinque Paesi è stato il mandante dell’attacco a Yandex. La violazione ha avuto luogo tra ottobre e novembre 2018.
Il portavoce di Yandex Ilya Grabovsky ha ammesso l’incidente in una dichiarazione a Reuters, ma ha rifiutato di fornire ulteriori dettagli. “Questo particolare attacco è stato rilevato molto tempestivamente dal team di sicurezza di Yandex ed è stato completamente neutralizzato prima del verificarsi di qualsiasi danno”, ha aggiunto. L’azienda ha inoltre dichiarato che “la risposta del team di sicurezza di Yandex ha fatto sì che nessun dato utente sia stato compromesso dall’attacco”.
L’azienda, ampiamente conosciuta come “Google russo” per la sua gamma di servizi online che va dalla ricerca su Internet e dal servizio di posta elettronica alle prenotazioni di taxi, sostiene di avere più di 108 milioni di utenti mensili in Russia e opera anche in Bielorussia, Kazakistan e Turchia.