Tenere sotto controllo i problemi non è sufficiente per risolverli, come possono confermare gli editori che continuano a perdere cifre stratosferiche a causa del blocco degli annunci pubblicitari. Nel corso degli anni, la lotta al blocco degli annunci ha perso la priorità fra i problemi del settore ed è stata affiancata da un calo dei livelli generali di impressioni bloccate e dall’aumento degli investimenti pubblicitari, creando la percezione che il problema fosse sotto controllo. Ma questo non è necessariamente vero.
Il mercato dei dispositivi mobili è destinato ad essere uno dei principali motori della spesa pubblicitaria digitale totale di 14,7 miliardi di sterline nel 2019, ma sta anche sperimentando maggiori livelli di severità nel blocco degli annunci pubblicitari. Gli studi hanno dimostrato un aumento costante dell’utilizzo di questo sistema di tutela, con il rilevamento di blocchi durante l’8% delle sessioni di navigazione su dispositivi mobili nel Regno Unito, e il blocco degli annunci da parte del 32% degli utenti globali di telefonia mobile, cifra di pochissimo inferiore a quella relativa a PC e laptop (37%).
Nonostante avanzi a un ritmo relativamente lento, il blocco degli annunci pubblicitari su dispositivi mobili può potenzialmente diffondersi a macchia d’olio a scapito dei ricavi degli inserzionisti e degli editori. Se i marketer vogliono che il loro formato di punta continui a funzionare, devono darsi un nuovo orientamento per garantire che gli annunci coinvolgano i consumatori moderni senza farli indignare. La risoluzione di qualsiasi problema inizia con una migliore comprensione delle sue cause principali. A un livello più ampio, non sorprende il fatto che le maggiori frustrazioni per gli utenti che utilizzano blocchi generici sono dovute all’esposizione e all’irrilevanza degli annunci (48% e 47%); il fastidio provocato da un numero elevato di annunci generici risale all’inizio della crisi del blocco degli annunci.
Ma l’irritazione legata ai dispositivi mobili offre una visione più approfondita. Quasi due quinti degli utenti (37%) sono spinti a bloccare gli annunci se questi occupano troppo spazio sullo schermo; seguono tempi di caricamento lento (33%) e consumo eccessivo di dati (22%). Ulteriori ricerche indicano chiaramente la preoccupazione principale: Il 78% dei consumatori non ama gli annunci non realizzati per il proprio dispositivo.
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