Coronavirus, quarantena forzata per chi viene da zone rosse

Da ormai qualche giorno a questa parte, l’ Italia è in ginocchio. Nel giro di un paio di settimane, l’emergenza del coronavirus è deflagrata, sfociando in una situazione a dir poco preoccupante. Lungo tutto il Belpaese sono migliaia i contagi già accertati, e sfortunatamente anche il bollettino dei decessi è aumentato in maniera drastica. Una situazione che ha creato il panico, anche per via dell’irresponsabilità e dell’incoscienza di alcuni. Basti pensare a quando, durante lo scorso weekend, la bozza del decreto che ha allargato le zone rosse circoscrivendo, tra l’altro, l’intera Lombardia, è circolata tra i media. La notizia, gettata in pasto a una popolazione già confusa e spaventata, ha generato un esodo di massa dalle regioni del nord Italia a quelle del sud, rischiando di vanificare le misure adottate.

E così, ecco che le regioni del centro e del sud del paese, nella speranza di contenere il contagio, a loro volta si son trovate costrette a mettere in atto delle manovre ancora più stringenti, ancor prima che il premier Conte allargasse la zona rossa a tutta la Penisola. Chiunque rientra dalle “vecchie” zone rosse, e quindi dalla Lombardia e dalle famose 14 provincie in cui si son registrati i maggiori focolai di coronavirus, dovrà essere sottoposto ad un periodo forzato di quarantena. Misure straordinarie ma necessarie, nella speranza che risultino anche efficaci.