Senza ombra di dubbio internet ha rappresentato un netto miglioramento nelle nostre vite, palesandosi come uno strumento pressoché imprescindibile ai giorni nostri. Chiaramente, però, ad ogni lato positivo ne corrisponde anche uno negativo. Certamente abbiamo avuto molto vantaggi grazie ad internet, che si sono tradotti nello studio, nel lavoro, o in svariati altri ambiti. In cattive mani, tuttavia, anche il web può trasformarsi in qualcosa di terribilmente negativo, se non addirittura nocivo. Facendo nascere un nuovo fenomeno di bullismo: il cosiddetto cyberbullismo, una forma di violenza effettuata tramite vie telematiche e che sfocia in svariati casi di depressione.
Proprio il cyberbullismo è stato il tema portante del Safer Internet Day, tenutosi pochi giorni fa e capace di potere delle statistiche tanto inquietanti quanto utili per migliorare la situazione. I minori, come ampiamente prevedibile, risultano essere le vittime in maggior quantità, addirittura 7 su 10: un dato confermato anche da Telefono Azzurro, che ogni anno si ritrova a gestire sempre più casi di violenza telematica. Altro dato importante sta nell’impreparazione dei genitori, il 30% dei quali ammette di non sapere come comportarsi con la tematica del cyberbullismo, dei rischi che essa comporta e dell’abuso dei social media.
È stato anche chiesto ai genitori quali sono i loro timori specifici nei confronti dell’eccessivo utilizzo di internet da parte dei figli: il 21% ha risposto di temere contenuti relativi all’autolesionismo, all’anoressia e persino al suicidio, mentre il 18% a contenuti pornografici o violenti. Un problema che si ripercuote anche sugli insegnanti, la metà dei quali auspica di ricevere una giusta formazione per meglio essere preparata a gestire i problemi del cyberbullismo.