Il nuovo libro intitolato ‘End Times’ scritto da Bryan Walsh e illustrato da un articolo pubblicato sul sito ‘Science’ ipotizza cosa accadrebbe se un asteroide colpisse il cuore degli Stati Uniti. Un’ipotesi tutt’altro che remota, tenuto conto che 66 milioni di anni fa si verificò un episodio simile che devasto lo Yucatan determinando l’estinzione dei dinosauri. Lo scenario descritto è quello di un asteroide che colpisce Central Park a New York City.
L’impatto spazzerebbe via la popolazione della città e gli effetti dell’energia rilasciata – migliaia di volte più energia di quella che è stata scatenata dalla bomba nucleare lanciata su Hiroshima, in Giappone – si farebbe sentire a livello globale. Le radiazioni termiche darebbero inizio a incendi in tutto il mondo, facendo bollire gli oceani e dando il via a un rapido cambiamento climatico che probabilmente ucciderebbe centinaia di specie, inclusi gli umani. La probabilità che un asteroide così grande colpisca la Terra è dello 0,000005 percento ma questo non vuol dire che questa minaccia non sia reale.
Walsh ritiene che un asteroide che precipita verso la Terra, insieme ai cambiamenti climatici causati dall’uomo e le epidemie di malattie rappresentano le vere minacce per la sopravvivenza della specie umana e rappresentano delle sfide verso il futuro. Per capire gli asteroidi, trascorre una notte all’Osservatorio Mount Lemmon a Tucson, in Arizona, dove gli astronomi stanno seguendo le rocce spaziali che potrebbero intersecarsi con l’orbita terrestre. In teoria, ci sono modi per deviare un asteroide in arrivo prima dell’impatto contro il nostro pianeta come tentare di cambiare la velocità o l’avvicinamento dell’asteroide. Walsh suggerisce che i paesi con programmi spaziali spendono di più per la difesa del pianeta proprio dall’assalto degli asteroidi. La NASA e l’Agenzia spaziale europea hanno in programma di fare proprio questo. Nel 2022, hanno intenzione di far schiantare un veicolo spaziale in un asteroide per cercare di alterarne la traiettoria.
Descrivere tali piani per contrastare le minacce di estinzione è ciò che distingue End Times. Non è solo un altro libro del giorno del giudizio. Walsh offre informazioni su alcune opzioni a portata di mano, come la tecnologia di cattura del carbonio per estrarre l’anidride carbonica dall’aria per frenare gli effetti dei cambiamenti climatici.
Sono anche adombrate soluzioni più teoriche che gli scienziati stanno sperimentando come ad esempio raffreddare il magma sotto un supervulcano per prevenire un’eruzione. Forare quasi 10 chilometri nel ventre di un supervulcano per iniettare acqua fredda potrebbe non essere davvero pratico e potrebbe costare circa $ 3,5 miliardi. Ma offrire soluzioni che sembrano fantastiche è ancora importante, sostiene Walsh, “perché farlo richiede di uscire dal nostro breve lasso di tempo umano“. Pensare in grande a come proteggere il futuro della nostra specie potrebbe portare a piani d’azione più fattibili. Un libro che in sostanza, pur descrivendo scenari ipotetici e catastrofici, offre comunque soluzioni positive e prospettive di salvezza.
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