Asteroide Chicxulub

Asteroide Chicxulub, l'estinzione dei dinosauri fu causata dall'acidificazione degli oceani

Estinzione dinosauri, fu l’acidificazione degli oceani a causarla: i risultati di uno studio

L’acidificazione degli oceani dopo l’impatto dell’Asteroide Chicxulub fu la vera causa dell’estinzione terrestre dei dinosauri

L’asteroide Chicxulub fu il responsabile dell’estinzione dei dinosauri quando colpì la Terra circa 66 milioni di anni fa. Ma una nuova ricerca mostra che l’asteroide ha gravemente acidificato anche gli oceani, spazzando via gran parte delle specie ittiche che vivevano sott’acqua. Oggi emergono le prima prove dirette che dimostrano che la causa dell’estinzione dei dinosauri fu anche l’acidificazione istantanea delle acque. Quantità significative di vita marina furono spazzate via dall’asteroide Chicxulub e che l’acidificazione delle acque non avvenne in modo graduale ma immediato.

“I nostri dati parlano di un graduale deterioramento delle condizioni ambientali 66 milioni di anni fa” ha dichiarato al sito Sciencealert il geochimico Michael Henehan, del Centro di ricerca tedesco GFZ per le geoscienze. “Prima dell’evento di impatto, non siamo riusciti a rilevare una crescente acidificazione degli oceani. L’acidificazione degli oceani che osserviamo avrebbe potuto facilmente innescare l’estinzione di massa nel regno marino“.

Mentre gli scienziati sospettavano da anni che l’impatto degli asteroidi avrebbe innescato una diminuzione del pH dell’oceano (un aumento dell’acidità) grazie all’esplosione di rocce ricche di zolfo e alle successive piogge acide, è stata la scoperta di una grande quantità di fossili che hanno contribuito a confermarlo. Il team ha studiato campioni di questi fossili trovati in una grotta a Geulhemmerberg nei Paesi Bassi. Studiando gli isotopi dell’elemento boro (un indicatore di pH) nei gusci lasciati alle spalle, è stata rivelata l’acidificazione.

L’impatto sulla catena alimentare è stato enorme, interessando quasi tutte le altre creature più in alto nella catena. Organismi come i foraminiferi non potevano più sopravvivere, anche le forme di vita che si nutrivano di loro si sono estinte e così via in una sorta di effetto domino incontrollato. Di conseguenza, il ruolo dell’oceano come pozzo di assorbimento del carbonio sarebbe stato notevolmente ridotto.

I rischi attuali alla luce di questo studio

Questo studio chiarisce molte questioni in sospeso  sull’impatto dell’asteroide e sul perchè solo alcune specie sono state in grado di sopravvivere. Anche se non c’è al momento nessun rischio sul possibile impatto di un asteroide contro la Terra è vero che l’aumento delle emissioni di anidride carbonica sta portando ad un aumento dell’acidità degli oceani. Ecco perchè questa ricerca rappresenta un monito.  La combustione di carbone, petrolio e gas potrebbe portare a un calo del pH maggiore di quello di 66 milioni di anni fa, dicono i ricercatori, sebbene sia importante sottolineare che sono in gioco molti fattori diversi.

Quando l’asteroide colpì, la CO2 atmosferica era naturalmente già molto più alta di oggi e il pH molto più basso“, ha detto a The Guardian lo scienziato ambientale Phil Williamson dell’Università dell’East Anglia nel Regno Unito, che non era coinvolto nello studio. “Inoltre, grandi impatti di asteroidi causano oscurità prolungata. Tuttavia, questo studio fornisce un ulteriore avvertimento che i cambiamenti globali nella chimica degli oceani che stiamo osservando hanno il potenziale per causare danni irreversibili“.

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