Crostaceo

I gusci dei crostacei potrebbero aiutare a ridurre i rifiuti in plastica

Zuppe di aragosta e cocktail di gamberi servono a preparare pasti deliziosi, ma ad un prezzo non indifferente. L’industria alimentare genera ogni anno da 6 a 8 milioni di tonnellate di rifiuti provenienti da granchi, gamberi e gusci di aragosta. A seconda del Paese, le chele e le zampe vengono in gran parte riversate nell’oceano o nelle discariche.

Gli esseri umani hanno prodotto oltre 8 miliardi di tonnellate di plastica dall’inizio della produzione di massa negli anni Cinquanta. Solo il 10% degli imballaggi in plastica viene riciclato con successo: la maggior parte resta in discarica per molto tempo (una bottiglia di plastica impiega circa 450 anni per degradarsi) o si disperde nell’ambiente. (Fonte: SN Online del 22/03/18).

Alcuni scienziati hanno scoperto che i gusci resistenti dei crostacei contengono chitina, un materiale che, insieme al suo derivato chitosano, offre molte delle proprietà benefiche della plastica e impiega soltanto poche settimane o pochi mesi per degradarsi.

Il problema è ottenere abbastanza chitina e chitosano puri dai gusci per produrre “plastica” biologica in modo economicamente vantaggioso. “Non c’è un progetto o un manuale operativo per quello che stiamo facendo”, afferma John Keyes, CEO di Mari Signum, una start-up con sede nella periferia di Richmond (Virginia) che sta studiando modi per produrre chitina ecologica. Ma un flusso inarrestabile di progressi nella chimica naturale sta fornendo alcune linee guida.

Gli imprenditori stanno cercando di lanciare nuovi prodotti a base di chitina. Cruz Foam, un’azienda di Santa Cruz, in California, ha iniziato a produrre tavole da surf a partire dalla chitina, anche se in seguito si è concentrata sul mercato molto più ampio della schiuma da imballaggio (prodotto a cui ha dato il proprio stesso nome).

La schiuma di polistirolo, componente comune delle tavole da surf e degli imballaggi alimentari, impiega 500 anni per degradarsi. Marco Rolandi, cofondatore dell’azienda,ha effettuato un test sulla Cruz Foam che ha fatto registrare un tempo di degradazione di 1 mese. Le tavole da surf eco-compatibili sono preziose, ma non incidono sulla riduzione delle enormi quantità di plastica a base di combustibili fossili. In passato gli scienziati avevano proposto la produzione su larga scala di chitina o chitosano, ma la chimica necessaria per isolare i materiali dai rifiuti delle conchiglie è nociva per l’ambiente.

 

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