L’avvento di internet certamente ha trasformato le nostre vite, rappresentando un’innovazione a dir poco gigantesca. La nostra stessa quotidianità è stata stravolta, per molti versi agevolata. Ma è un discorso che vale così per tutti? A dire la verità, nei giorni scorsi abbiamo avuto modo di riportarvi alcune interessanti statistiche Istat, che dimostrano come l’ Italia sia rimasta indietro in questi discorsi, soprattutto facendo un confronto con quella che è la media europea.
In questo senso, è vero che l’utilizzo di internet nel Belpaese abbia subito un incremento tra il 2018 e il 2019, ma esso è stato davvero minimo. Parliamo di appena un +1%, una vera e propria inizia se pensiamo che alcune nazioni del Vecchio Continente, come la Svezia, siano molto vicine ad una copertura totale.
I veri problemi, tuttavia, sono due. Il primo è che, se i grandi centri urbani possono garantire una grande copertura con una velocità eccezionale, molte piccole realtà sparse per lo Stivale fanno ancora una grande fatica. Soprattutto, però, l’ Italia sembra avere una scarsa educazione dello strumento internet, dei suoi utilizzi e del suo linguaggio.
Istat, infatti, rivela anche una statistica dolorosa: il 41,6% degli utenti italiani infatti è in possesso di competenze inferiori a quelle basilari, mentre il 3,4% addirittura non possiede alcuna competenza pur avendo accesso alla navigazione. Numeri che, come detto, ci vedono indietro rispetto alla media europea, con alcune regioni che forniscono risultati allarmanti: fra queste il Molise, fanalino di coda, ove risulta che il 65% della popolazione non è capace di utilizzare internet.
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