Fare il giusto investimento in Borsa riuscendo a interpretare nel modo giusto l’andamento dei prezzi e orientandosi in mercati pieni di insidie non è di certo un’impresa facile, soprattutto per i trader alle prime armi e non conoscono ancora bene i segreti del mestiere.
Le cose diventano ancora più complicate quando parliamo di trading online, la nuova frontiera dell’alta finanza. Le potenzialità offerte dalla Rete sono tantissime, ma sono parecchi anche i rischi e le possibilità di fare qualche errore che metta a rischio l’intero investimento.
Diventa quindi necessario uno strumento che da sempre arriva in soccorso degli investitori, ovvero il listino del mercato valutario, in cui giornalmente sono indicate tutte le informazioni fondamentali per fare trading senza sbagliare.
Il listino è redatto e diffuso giornalmente, su supporto informatico, al termine delle negoziazioni e riporta l’elenco degli strumenti negoziati. È inoltre organizzato in forma tabellare e contiene informazioni relative ai contratti conclusi per ogni strumento finanziario. Non è finita: alcuni quotidiani finanziari pubblicano particolari listini arricchiti di ulteriori informazioni, quali la capitalizzazione e i multipli di mercato, offrendo così una visuale davvero completa del mercato.
L’equazione a questo punto è semplice: se si vogliono interpretare nel migliore dei modi le quotazioni delle azioni di Borsa, bisogna prima di tutto interpretare nel migliore dei modi possibili tutti i parametri presenti nel listino che dalla A alla Z indica tutti gli strumenti negoziati all’interno del mercato valutario, senza mai farsi sfuggire nulla.
L’importanza di questo strumento salta quindi subito all’occhio: si tratta in pratica di una tabella (o, più precisamente, di una serie di tabelle) da tenere sempre davanti a sé durante tutta la giornata di negoziazioni e da consultare ad ogni apertura, ad ogni trade.
Sulla piazza italiana possiamo trovare il listino del MTA, del SeDeX e dell’Exspandi che riporta, per ogni strumento finanziario, il numero dei contratti conclusi, la quantità totale negoziata, il prezzo minimo e il prezzo massimo, il prezzo di apertura, l’ultimo prezzo, quello di riferimento e quello ufficiale; il listino del TAH, che riporta il numero dei contratti conclusi, la quantità totale negoziata, il prezzo massimo e minimo e il prezzo medio; il listino del MOT e, infine, quello dell’IDEM.
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