Gli investitori che si avvicinano al mondo del trading online potrebbero trovarsi decisamente disorientati davanti alla moltitudine di alternative che gli si spalancano davanti agli occhi. La prima cosa da decidere è il tipo di trading con cui cominciare e, quasi sempre, tale scelta si ridurrà fondamentalmente a due opzioni: trading binario o forex trading.
Quali sono le differenze tra il forex, l’enorme mercato valutario, e le opzioni binarie, la forma di trading più “giovane” a disposizione dei trader alle prime armi? Cerchiamo di capirlo insieme.
La prima riguarda principalmente il profitto: con le opzioni binarie abbiamo la possibilità di andare a conoscere in anticipo il profitto e il rischio, prima ancora di iniziare a fare trading, mentre il forex non consente di conoscere il proprio profitto fino a che non si decide di chiudere la posizione; in questo caso quindi, il guadagno è variabile e non fisso.
Il trading con le opzioni binarie infatti ha un rischio sempre più elevato rispetto a quella che è la ricompensa (un rendimento compreso tra il 60% e l’90%, nonostante in caso di perdita si rischi l’intero capitale).
Da questo punto di vista il trading binario potrebbe apparire più pericoloso e molto meno “soddisfacente” del forex, ma non bisogna sottovalutare le sue caratteristiche specifiche, caratteristiche che, in un certo senso, lo rendono molto più elastico e adattabile del suo concorrente.
Con le opzioni binarie si può fare ad esempio trading con diversi asset, mentre con il forex solamente sulle coppie di valute. Inoltre con le binarie non c’è bisogno di piazzare livelli di stop loss o take profit, che sono invece fondamentali per chi opera nel mercato forex (anche se vi è una funzione simile chiamata “chiusura anticipata”). Oltre a ciò, non è necessaria neanche la leva finanziaria, vera e propria arma a doppio taglio nel forex, che amplifica i guadagni, ma con essi anche le perdite.
Insomma, le opzioni binarie e il forex presentano allo stesso tempo sia vantaggi, che svantaggi. La scelta finale spetta sempre e comunque al singolo trader, che deciderà quanto rischiare e quali sono le sue attitudini e le sue capacità. Solo in questo modo il suo trading non gli riserverà brutte sorprese.
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