Per la prima volta in assoluto, alcuni ricercatori hanno rilevato tracce chimiche di pigmento rosso all’interno di un antico fossile.
Il fondamentale ritrovamento, i cui risultati sono stati pubblicati oggi su Nature Communication, è stato effettuato mediante l’utilizzo di avanzate tecniche di imaging ai raggi X applicate a un fossile in eccellente stato di conservazione, appartenente a una specie di topo di campo risalente a 3 milioni di anni fa e ormai estinta.
Tale scoperta rappresenta una potenziale svolta che può aiutare gli scienziati a ricostruire la storia di animali che da molto tempo hanno cessato di popolare il mondo e a perfezionare la nostra conoscenza dell’evoluzione.
Il team di ricercatori autore della scoperta ha immerso il fossile in una serie di intensi fasci di raggi X. A differenza delle tecniche di imaging standard, che generano semplicemente schemi in bianco e nero, le nuove tecniche hanno reso possibile distinguere alcuni colori, fra cui le sfumature rossastre ritrovate nel fossile.
L’indagine ha mostrato che il topo di campo, che i ricercatori hanno battezzato “Mighty Mouse”, era coperto da pelo rossiccio sul dorso e sui fianchi e da pelo bianco sul ventre.
Una volta acquisite tali informazioni, i ricercatori sono stati in grado di creare una raffigurazione più realistica ed accurata del roditore, lungo sette centimetri, che si ritiene abbia abitato le campagne dell’odierna Willershausen (Germania) oltre 3 milioni di anni fa.
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