Il Riscaldamento globale potrebbe rendere invivibili interi paesi causando anche una grave carenza di acqua, ecco l’analisi di alcuni ricercatori australiani
Dal 2050 la Terra rischia il collasso a causa dei cambiamenti climatici. Ad affermarlo sono stati i ricercatori australiani del Breakthrough – National Centre for Climate Restoration che hanno previsto per il futuro del nostro pianeta uno scenario da incubo. Se dal 2030 le emissioni raggiungeranno il loro picco e inizieranno a diminuire in base alla riduzione dell’80% dell’intensità energetica dei combustibili fossili entro il 2100 non si eviterà l’aumento del riscaldamento globale di 2.4 °C nel 2050, proprio causa delle emissioni di gas serra che rimarranno elevatissime.
Secondo la loro analisi il 55% della popolazione mondiale vivrà in posti dove il caldo estremo durerà almeno venti giorni l’anno. Con il crescere delle temperature saranno molti gli ecosistemi,che potrebbero collassare come la foresta amazzonica e la barriera corallina, oltre allo scioglimento dei ghiacciai che potrebbe creare notevoli problemi. Alcuni luoghi potrebbero diventare addirittura invivibili. Addirittura potrebbe essere previsto caldo letale per oltre 100 giorni all’anno in Africa occidentale, Sud America, Medio Oriente e Asia sud-orientale.
La siccità potrebbe diventare una piaga che potrebbe interessare circa due miliardi di persone al mondo con conseguenze che si potrebbero ripercuotere anche sulla produzione alimentare. Il10% del Bangladesh sarà interamente sommerso dalle acque costringendo 15 milioni di persone a cercare riparo altrove. Se non si agirà tempestivamente, questa situazione potrebbe presto diventare realtà.
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