Dichiarato intanto lo stato di calamità per i danni, dopo l’esplosione dello Stromboli avvenuta lo scorso 3 luglio che causò una vittima
Secondo Gianfranco Zanna, presidente di Legambiente Sicilia, i rischi legati a possibili nuove eruzioni dello Stromboli sono ancora reali: “È una normalità apparente quella che si respira a Stromboli – ha dichiarato Zanna. Tutto è sospeso, in attesa che le attività del vulcano si tranquillizzino, si rimetta in funzione pienamente il sistema di monitoraggio, si possano riprendere le escursioni verso la sciara di fuoco. L’inaspettato episodio parossistico del 3 luglio – ha concluso Zanna – ha fatto chiarezza su alcune questioni. Intanto, questi eventi sono imprevedibili“.
Intanto la Regione siciliana, dopo la violenta eruzione del 3 luglio, ha dichiarato lo stato di calamità naturale per i danni derivanti dall’esplosione. Ha avanzato la richiesta per la dichiarazione di emergenza alla presidenza del Consiglio dei Ministri. Secondo la Protezione civile siciliana il rischio idrogeologico sulle zone devastate dagli incendi, sarebbe ancora presente. A preoccupare soprattutto è il versante sovrastante l’abitato di Ginostra a rischio smottamenti in caso di piogge abbondanti.
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