L’Ingv ha comunicato che il Terremoto a Catanzaro avvenuto nella mattinata di oggi ha riguardato una zona ad elevato rischio
La scossa di stamattina avvenuta nella provincia di Catanzaro ha riguardato un’area dove in passato sono avvenuti eventi sismici importanti e, in alcuni casi, anche distruttivi. La stessa Ingv, nel suo Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani (CPTI15), ha evidenziato come questa zona, poco meno di 400 ani fa (esattamente il 4 aprile 1626) è stata colpita da un sisma di magnitudo 6.1, con epicentro localizzato poco più a sud di Caraffa di Catanzaro, dove ha avuto epicentro il sisma odierno. Il terremoto di allora, colpì duramente i comuni di Girifalco e Caraffa di Catanzaro e venne classificato di grado 10 della scala Mercalli.
Anche nel 1783, la stessa area calabrese venne interessata da uno sciame sismico particolarmente intenso che culminò nella scossa datata 28 marzo (stimata di magnitudo 7.0) che causò danni catastrofici fino al grado XI della scala Mercalli. Il 5 febbraio 1783 avvenne il terremoto che scosse tutta l’Italia meridionale, dalla Sicilia a Napoli con effetti stimati fino al grado X. Dopo la scossa principale di stamattina, l’Ingv ha registrato 4 piccole scosse di assestamento di magnitudo pari o inferiore a 2. Prima del sisma di M. 4.0 avvenuto alle ore 8:11, era stata registrata una scossa strumentale di magnitudo 1.5 alle 6:47.
Dopo la scossa intensa, è stato sospeso il traffico ferroviario in via precauzionale al fine di valutare eventuali danni alle infrastrutture. A Catanzaro gli istituti scolastici sono stati fatti evacuare.
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