E’ stato elaborato un nuovo modello della faglia himalayana che ha portato gli scienziati a concludere che presto potrebbe esserci un forte sisma in California
Per decenni, gli scienziati hanno discusso della struttura della principale faglia himalayana, che nel 2015 causò un terremoto che ha ucciso quasi 9.000 persone, ferito 22.000 e distrutto 600.000 case a Gorkha, in Nepal. Questa faglia è il risultato diretto della continua collisione tra due placche tettoniche, quella indiana ed eurasiatica. Un team di ricercatori ha elaborato un nuovo modello sulla struttura della stessa faglia sismogeneticamente molto attiva che potrebbe servire a prevedere i futuri terremoti nell’area in questione. Il lavoro del team è stato pubblicato in un articolo di oggi su Nature Geoscience.
“Questo è il modello più ad alta risoluzione di questa struttura di faglia fino ad oggi“, ha affermato Abhijit Ghosh, professore associato di geofisica dell’URC. “Con questo nuovo modello possiamo spiegare meglio perché il terremoto è avvenuto nel modo in cui è accaduto e stimare meglio i punti di stress lungo la faglia che potrebbero fungere da luoghi di origine per futuri grandi terremoti catastrofici“. Dopo il sisma, Ghosh e i suoi collaboratori si sono precipitati in Nepal per gestire una rete di 45 sismometri dislocati sul territorio con una copertura capillare. Le difficoltà a viaggiare in quella regione rocciosa d’alta quota ha creato non pochi problemi agli scienziati.
Nonostante le difficoltà, il team ha fatto progressi perché la rete esistente di dispositivi per la misurazione di scosse di assestamento, noti come stazioni sismiche, era molto limitata. Senza i dati sulle scosse di assestamento, come la loro posizione e la loro grandezza, non sarebbe stato possibile sviluppare il nuovo modello. “Anche la geometria della faglia conta“, ha detto Ghosh. “È fondamentale esaminare piccoli terremoti e scosse di assestamento per determinare dove si trovano i punti di stress. La geometria delle rotture gioca un ruolo importante nella generazione dei terremoti.”
La conformazione della faglia Himalayana
È anche fondamentale imparare la forma di una faglia, oltre allo “stile” di terremoto, ovvero i modi in cui un blocco di roccia si muove rispetto ad altre rocce durante un terremoto. Il team ha scoperto che la faglia himalayana, che si estende per più di 1.000 chilometri dal Pakistan al Myanmar, è costruita in una forma nota come duplex nell’area in cui si è verificato il terremoto di magnitudo 7,8 nel 2015. “È costituito da due piani orizzontali collegati da una struttura complessa delimitata da molti dislivelli non del tutto orizzontali“, ha spiegato Ghosh.
Lo studio è stato finanziato dalla National Science Foundation. Il team ha concluso che l’evento del 2015 potrebbe aver aumentato la probabilità di un altro grande terremoto nelle vicinanze che potrebbe interessare proprio la California, lo stato dove è atteso il Big One. Lo stress accumulato dal terremoto nepalese potrebbe aggiungere stress a parti della faglia sottostante che non si è ancora rotta, e lo stesso potrebbe valere per eventuali rotture nella California meridionale. Coloro che risiedono a ridosso delle principali linee di faglia dovrebbero avere sempre un piano di emergenza e forniture a portata di mano perché i terremoti sono inevitabili.
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