Una parte sempre maggiore del nostro denaro sta diventando digitale. Questo non significa che i contanti si stiano estinguendo: le transazioni fisiche in contanti rappresentano ancora l’85% circa dei pagamenti al dettaglio in tutto il mondo. Significa, bensì, che pagare le bollette, gestire il denaro e fare acquisti sarà più facile con le valute digitali.
In particolare, diversi studi dimostrano che questi benefici hanno il potenziale per spezzare il ciclo della povertà, rendendo più facile anche per i poveri di tutto il mondo risparmiare, pagare ed essere pagati. Nel nostro Paese, il denaro elettronico consente di evitare spese elevate per l’incasso degli assegni. In caso di reddito alto, il denaro digitale permette di scegliere fra più alternative (forse troppe) per pagare ciò che si acquista; così l’auto, il telefono, l’orologio e forse perfino la lampada diventano nuovi metodi di pagamento.
Negli ultimi anni si stanno moltiplicando nuove app, nuovi servizi e addirittura nuovi dispositivi che permettono di usare la valuta digitale e trasferire denaro anche a chi non possiede un conto corrente in banca, ed è sempre più facile e comune accettare pagamenti in mobilità in qualsiasi luogo ci si trovi. Tuttavia, alcune di queste soluzioni presentano dei rischi: ad esempio, l’uso di criptovalute non è esente dal pericolo di attacco da parte di hacker o truffatori privi di scrupoli.
Senza dubbio, tuttavia, il denaro elettronico rappresenta la nuova frontiera della finanza e, con gli opportuni accorgimenti in termini di sicurezza e privacy, può effettivamente diventare in un futuro l’unico metodo di pagamento, finendo per sostituire la moneta fisica.