Triangolo delle Bermuda

Triangolo delle Bermude, tra misteriose spazioni e congetture: ecco cosa c’è di vero

Triangolo delle Bermuda, ecco alcune spiegazioni scientifiche sulle numerose sparizioni misteriose che hanno riguardato navi e aerei

Il Triangolo delle Bermuda è un luogo che ha sempre stimolato la fantasia degli amanti del mistero e del cospirazionismo. Centinaia di navi e aerei sono scomparsi nel corso degli anni senza lasciare traccia e senza alcuna spiegazioni plausibile. Le leggende nautiche parlano di portali interdimensionali, UFO e alieni; la scienza parla di fenomeni meteorologici straordinari; gli scettici invece incolpano il sensazionalismo di chi insegue teorie cospirative. Ma qual è davvero la verità su questo fitto mistero che ha ispirato numerosi film horror ?

Bermuda è un’isola circondata da relitti di navi e da pericolose barriere coralline che circondano l’isola vulcanica, poco profonde che minano la circolazione delle navi. L’area vagamente definita dai confini che uniscono Bermuda, Porto Rico e Miami costituisce il triangolo, dove sono state registrate molte misteriose sparizioni nel corso di un secolo.

La nave più famosa che sia mai svanita nel triangolo è la USS Cyclops, la più grande nave della Marina degli Stati Uniti ai suoi tempi, che ha fornito carburante per la flotta americana durante la prima guerra mondiale. Coloro che hanno studiato la nave hanno sottolineato la sua principale debolezza: era una nave a fondo piatto e, quindi, era incline a ribaltarsi. Trasportando carichi pesanti, la nave scomparve misteriosamente con 309 membri dell’equipaggio a bordo durante un viaggio dalle Barbados a Baltimora nel 1918.

Al mistero si sono aggiunte anche le due navi gemelle del Ciclope che scomparvero sulla stessa rotta nel 1941. Il mistero sulle sparizioni nel Triangolo delle Bermude si infittì nel 1945 quando cinque velivoli US TBM Avenger, noti come Flight 19, svanirono senza lasciare traccia nelle vicinanze del triangolo. Inoltre, anche l’aereo Martin Mariner inviato alla ricerca del volo 19 scomparve. Non sono stati trovati sopravvissuti, né è mai stato recuperato nessun relitto.

Questa è solo la punta dell’iceberg delle sparizioni documentate nel corso degli anni. Almeno 1.000 persone sono scomparse mentre centinaia di navi e aerei hanno fatto perdere le tracce e spesso, le comunicazioni radio di routine senza segnalazioni di allerta (e persino bel tempo), sono state l’ultimo segno di vita manifestato.

Le spiegazioni della scienza

Fra le teorie adombrate dalla scienza per spiegare queste sparizioni vi sono le onde canaglia, gas metano che si alzano dal fondo dell’oceano e bombe aeree o “micro-esplosioni” che possono far schiantare aerei e affondare navi. Il triangolo incline alla tempesta, dove a volte ci sono più fronti temporali contemporaneamente, registra spesso onde convergenti che si amplificano in dimensioni, causando onde canaglia che appaiono dal nulla. Le leggende nautiche descrivono onde terrificanti che superano i 100 piedi. I test effettuati utilizzando simulatori di onde con un modello USS Cyclops hanno dimostrato che un’onda alta oltre 50 piedi potrebbe capovolgerla e affondarla.

Le immagini satellitari hanno scoperto negli ultimi anni nuvole esagonali o a “nido d’ape” in prossimità del triangolo. Usando la nuova tecnologia di imaging, queste forme sono state determinate come segni di esplosioni di aria altamente focalizzate verso il basso, chiamate “esplosioni” o “bombe ad aria”. Tali esplosioni possono raggiungere 170 miglia all’ora e possono facilmente mandare sia aerei che navi in una tomba acquosa.

Un’altra teoria riguarda gli idrati di metano (accumuli di materiale organico in decomposizione) sul fondo dell’oceano. Un disturbo potrebbe causare l’aumento dell’idrato di metano e la sua trasformazione in gas. Descritto come “rutti di morte”, tale gas potrebbe teoricamente influenzare l’assetto delle navi, facendole affondare o addirittura interferire con i motori degli aerei. Non si deve anche trascurare il fatto che le bussole indicano il nord vero anziché il nord magnetico a causa di disturbi magnetici nel triangolo. Addirittura si narra che pure Colombo notò disfunzioni della bussola ai suoi tempi.

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