Spazio

Nuova missione spaziale potrebbe portare a una nuova scoperta

Una missione spaziale in programma a breve mira ad atterrare su una cometa ancora da scoprire o forse su un oggetto ancora più lontano, simile al misterioso visitatore interstellare Oumuamua. L’Agenzia Spaziale Europea (ESA) ha dichiarato mercoledì di aver scelto “Comet Interceptor” come nuova missione veloce che potrebbe essere lanciata nel 2028.

La missione coinvolge tre navicelle spaziali che potrebbero visitare una cosiddetta cometa “incontaminata” o “dinamicamente nuova” che porta con sé del materiale risalente alla nascita del nostro sistema solare.

“Le comete incontaminate o dinamicamente nuove sono del tutto inesplorate e costituiscono obiettivi convincenti per l’esplorazione da parte dii veicoli spaziali a corto raggio finalizzata a comprendere meglio la diversità e l’evoluzione delle comete stesse”, afferma Günther Hasinger, direttore scientifico dell’ESA, in un comunicato stampa.

La missione potrebbe anche trarre vantaggio da una potenziale scoperta futura di un oggetto ancora più interessante, forse proveniente dall’esterno del nostro sistema solare. “Gli enormi risultati scientifici ottenuti da Giotto e Rosetta – le nostre missioni ereditarie sulle comete – non hanno rivali, ma ora è il momento di costruire nuovi successi e visitare una cometa incontaminata, o di essere pronti per il prossimo oggetto interstellare simile a Oumuamua”.

L’ESA prevede che il Comet Interceptor potrebbe essere lanciato insieme alla sua navicella spaziale ARIEL, che punta allo studio degli esopianeti, tra circa nove anni. Le tre navicelle si fermeranno nel punto lagrangiano L2 in attesa di un obiettivo adeguato. Poi viaggeranno insieme verso qualsiasi cometa od oggetto meritevole di interesse, separandosi poco prima dell’arrivo per fornire prospettive diverse e dati 3D più completi sulla loro destinazione.

Visitare una cometa incontaminata, poi, potrebbe fornire una serie di nuovi elementi relativi alla storia del nostro sistema solare. Un appuntamento con un visitatore interstellare come Oumuamua potrebbe avere implicazioni ancora più ampie e gli astronomi ritengono che tali viaggiatori cosmici potrebbero essere più comuni di quanto si pensasse in precedenza.

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