Terremoto a Roma, tanta paura ma nessun danno nella capitale: l’epicentro nella zona dei Colli Albani dove nel 1806 si verificò l’evento più significativo
La scossa di Terremoto a Roma di domenica sera non ha causato lesioni particolari alle strutture, né feriti. Si è trattato di un sisma avvertito in modo evidente nella capitale di M. 3.7 e ipocentro molto superficiale (9 km). La scossa è stata avvertita distintamente anche nei Castelli Romani, San Cesareo, Zagarolo e Monte Compatri, e ha avuto come epicentro il comune di Colonna.
Dopo la scossa è stata sospesa l’attività della metro C che dopo le verifiche ha ripreso il servizio poco prima di chiudere per la chiusura ordinaria di domenica sera come ha avuto modo di chiarire anche il sindaco della capitale, Virginia Raggi. Sono in corso le verifiche sulle strutture per accertare eventuali lesioni, soprattutto sugli edifici pubblici.
Non vi sono state lesioni al Colosseo, mentre la Chiesa di Santa Maria Assunta in Cielo ha riportato lesioni di modesta entità. Si stanno ancora controllando alcune abitazioni a Colonna che potrebbero aver subito qualche problema alle strutture. La scossa di terremoto che ha colpito Roma, ha riguardato l’area dei Colli Albani, registrata a rischio sismico medio-alto.
Il sismologo Carlo Meletti, al sito Ansa ha dichiarato che la zona è “famosa per i vulcani, questa zona ha una sua attività sismica frequente e storicamente non sono mai avvenuti terremoti con magnitudo elevatissime”. Il sisma più forte che ha riguardato questa zona è datato 1806 di magnitudo stimata in 5.6 che causò notevoli danni alle città circostanti.
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